lunedì 23 febbraio 2009

scusate l'assenza...

ma il mio carissimo amico, ciro sommese, sta male... da quel maledetto giorno in cui siamo andati a misurare l'altezze delle scie col teodolite.
sembra che abbia contratto una strana forma di dermatite... che ci sia una relazione con le scie chimiche?

lunedì 16 febbraio 2009

un'ipotesi inquietante

l'amico bigredcat in un commento ad un post precedente avanzava l'ipotesi che la misteriosa "foschia" che incombeva minacciosa sul pacifico abitato di forlì, foschia da me immortalata nei giorni scorsi, null'altro fosse che semplice ed innocua "atmosfera". ma l'atmosfera, di per se non è affatto innocua. dipende tutto dal tipo di atmosfera. ad esempio, quella di venere, composta per la maggior parte da biossido di carbonio, ucciderebbe all'istante ogni essere umano. ho fatto notare questo dettaglio al signor bigredcat e qualcuno ha replicato che si trattava di semplice ed innocua "atmosfera terrestre". ma anche l'atmosfera terrestre, se ben ci riflettiamo, non è stata sempre innocua. l'atmosfera primordiale era assolutamente irrespirabile per gli esseri umani e probabilmente lo sarà anche l'atmosfera futura. ed è nel quadro di questa riflessione che s'incastona un'inquietante ipotesi: se le scie chimiche non fossero altro che un tentativo in atto da parte di qualche civiltà aliena per modificare la composizione dell'atmosfera e renderla compatibile con la loro biologia al fine di rendere possibile una futura colonizzazione? lo so, sembra un'ipotesi contorta, ma d'altronde ogni altra ipotesi sulle scie chimiche ad un primo sguardo disattento sembra contorta.
nel caso specifico, se questa ipotesi fosse suffragata, non solo avremmo una prova sul delitto, ma anche un indizio sui colpevoli: visto che le scie chimiche a quanto pare contengono sali di bario ed alluminio, evidentemente la civiltà aliena che sta mettendo in atto questo mostruoso piano proviene da un pianeta la cui atmosfera è ricca di sali di bario e alluminio. e secondo me, non è che siano tanti i pianeti la cui atmosfera ha queste caratteristiche.
è ovvio che la prima obiezione a questa ipotesi sono i tempi. ho calcolato che fare in modo la percentuale di sali bario presente nella solo troposfera salga dell'1%, immettendone al ritmo di una tonnellata ogni minuto, ci vorrebbero circa 500 milioni di anni.
ci sembra un tempo lunghissimo, ma solo perchè il nostro cervello si è evoluto ed è quindi abituato a grandezza a misura d'uomo... ma magari per gli abitanti di questo pianeta misterioso 500 milioni d'anni passano in fretta...

i risultati della misurazione - parte 2

scusate la divagazione personale, ma dovevo innanzitutto chiarire perchè i risultati della misurazione non sono stati pubblicati subito: dovevo prima soddisfare i legittimi bisogni della mia fidanzata. comunque il giorno di domenica mi sono finalmente potuto dedicare ai complessi calcoli trigonometrici che mi hanno permesso di determinare la quota di formazione della scia.
calcoli che qui ometto, per non tediare oltremodo i miei lettori, ma che sono a disposizione di chiunque ne faccia richiesta.
ora posso dire, con assoluta certezza e precisione, che la scia si è formata ad una quota compresa fra i 5000 e i 10000 metri d'altezza. è un risultato un po' ambiguo, che lascia la porta aperta ad ogni ipotesi. secondo la corrente di pensiero più accreditata, infatti, le scie di condensazione si formano solo oltre gli 8000 metri. questo non vuol dire necessariamente che una scia oltre gli 8000 metri non possa essere "chimica", così come non vuol necessariamente dire che anche sotto gli 8000 metri si formino scie di condensazione, senza però che ci sia un qualche scienziato ad osservarle e registrarle.
comunque una prima pietra sulla strada della conoscenza è stata posta. sono sicuro che preseguendo su questo cammino, attenendomi sempre ai metodi più rigorosi ed ineccepibili, alla fine riuscirò a fare luce su questo inquietante arcano.

ps: esiste completa documentazione fotografica delle nostre misurazioni, documentazione che provvederò a pubblicare quanto prima dopo aver dotato ogni immagine di un "watermark" per evitare che spunti qualche altro sedicente fotografo austro-elvetico a reclamare cavillosamente la proprietà intellettuale delle immagini (come se ci volesse un premio nobel a premere il pulsantino dello scatto!)

i risultati della misurazione

come preannunciato, sabato mattina io e il mio amico ciro sommese, un ragazzo mio coetaneo, figlio di immigrati partenopei, dal viso schietto e dagli occhi limpidi come il mare d'inverno, abbiamo provato a stimare l'altitudine di una scia avvalendoci del metodo della triangolazione.
ci siamo recati alle 6 del mattino in due punti situati allo stesso livello sul mare distanti fra loro una dozzina di chilometri, cioè san tomè e le cave di ghiaia vicino carpena. io ero a san tomè, il mio amico ciro nelle cave, perchè io sono un po' allergico alla polvere. Lì abbiamo atteso fiduciosi il passaggio di un aereo che lasciasse un po' di scia. alle 8.05 del mattino la nostra pazienza è stata ripagata: un aereo ha fatto la sua comparsa nel cielo azzurro come un lapislazzulo e ha lasciato una lunga e terrificante scia. essa fortunatamente presentava alcune discontinuità che potevano essere prese come punto di riferimento per determinare l'angolo rispetto al suolo. ho puntato perciò il mio teodolite artigianale sulla prima discontinuità della scia per misurare l'angolo e ho inviato al contempo un messaggino al cellulare di ciro invitandolo a fare altrettanto, il più lesto possibile. dopo pochi minuti ho ricevuto un suo messaggino di conferma. la misura era stata determinata. soddisfatti del risultato, siamo tornati in forlì. io ho incontrato la mia fidanzata, laura papini, e ho fatto l'amore con lei tutto il giorno, per festeggiare san valentino.

venerdì 13 febbraio 2009

sono uscito da casa e...

ho scattato quest'altra foto dal poggio di rasco:




si vede chiaramente che le scie si sono come "disciolte" in una specie di cappa che avvolge tutto l'abitato... non riesco a credere che questo sia sicuramente un fenomeno perfettamente naturale

scie all'orizzonte



scattata pochi minuti fa dal tetto di casa mia... agghiacciante... mi si è bloccata la digestione...

la dittatura della spiegazione più semplice

qualsiasi cosa strana o insolita succeda, qualcuno trova sempre una "spiegazione più semplice"... e se una spiegazione è più semplice, allora deve essere per forza quella reale.
e allora mi chiedo, se la spiegazione semplice è sempre quella vera, allora a cosa servono le spiegazioni complicate? aboliamole per decreto, così perdiamo meno tempo.

la misurazione dell'altezza delle scie

l'altitudine delle scie costituisce non certo una prova definitiva ma sicuramente un indizio importante.
per questo io e il mio amico ciro sommese abbiamo deciso di provare a misurare l'altitudine di una scia utilizzando il sistema della triangolazione.
domani mattina, approfittando del fine settimana, ci recheremo in due località del forlivese distanti esattamente 4*pi greco km fra loro ma situate allo stesso livello sul mare e aspetteremo che un aereo rilasci una scia in cielo. a quel punto ci metteremo d'accordo via sms su quale punto della scia prendere come riferimento. potremmo ad esempio prendere come riferimento uno discontinuità nella scia o un particolare ghirigoro, se ve ne sono. misureremo a quel punto l'angolo della scia rispetto al terreno tramite un paio di teodoliti costruiti artigianalmente, ma non per questo meno precisi. la differenza fra i due angoli misurati ci permetterà di stabilire, tramite semplici calcoli trigonometrici, l'effettiva altitudine della scia. come detto questa misura di per se non è una prova, e mi preme sottolinearlo, ma potrebbe essere un indizio sul fatto che qualcosa di strano sta accadendo...

L'aereo fantasma

Come anticipato nel post precedente, è arrivato il momento di raccontare le circostanze nelle quali ho "avvistato" questo strano aereo.
Grazie alla preziosa collaborazione di alcuni lettori di questo blog, ho potuto appurare che si tratta di un fantomatico prototipo russo, che, secondo la versione ufficiale, dovrebbe "riposare" in un museo di niznji novogorod, mentre invece fa il giro del mondo, sempre accompagnato da stormi di aerei militari, che agiscono, a quanto pare, sotto la copertura di "esibizioni acrobatiche".
dunque, come ogni domenica, mi ero svegliato all'alba per andare da mio nonno andrea (sì, mi hanno dato il suo nome e ne sono orgoglioso), un gagliardo ottuagenario che ancora coltiva il suo frutteto. a proposito, anche lui mi ha confermato che da quando nel cielo si vedono più scie, i suoi alberi si ammalano più facilmente e i raccolti sono meno abbondanti, ma di questo parlerò in un post successivo. la strada per arrivare al terreno di mio nonno, sito in località roccella, costeggia il lato est dell'aeroporto. la stavo percorrendo in bicicletta quando all'improvviso ho visto questo stranissimo veicolo "parcheggiato" in una pista laterale. e pochi istanti dopo, ho anche sentito un rombo assordante. ho fatto appena in tempo a prendere il cellulare dalla tasca del giubbotto e a scattare una foto proprio mentre lo stormo di caccia si alzava in volo. lo ammetto, mi sono spaventato e mi sono subito allontanato a perdifiato. sarà solo una coincidenza, ma quel giorno poi la concentrazione di scie nel cielo è stata più alta del solito.
il giorno dopo, appena sveglio, ho riflettuto su quello che avevo visto e fotografato. mi sono fatto coraggio e ho deciso di cercare di capire qualcosa di più sul misterioso aereo. ho preso il binocolo, la macchina fotografica digitale, il registratore portatile e mi sono recato nello stesso punto nel primo "avvistamento". ovviamente, non c'era più niente. tutto sparito. non mi sono perso d'animo e ho cominciato a spostarmi lungo la recinzione dell'aeroporto, alla ricerca dell'aereo fantasma. ma dopo aver percorso poche decine di metri, sono stato fermato da una pattuglia di uomini armati. sembravano carabinieri, perchè indossavano l'uniforme dei carabinieri, ma chi fossero in realtà non so dirlo. mi hanno chiesto i documenti e mi hanno domandato, in malo modo, cosa mai ci facessi in giro con un binocolo intorno all'aeroporto. al che io ho risposto che ero un libero cittadino e quello era suolo pubblico. ma loro mi hanno detto che, per motivi di sicurezza, non potevo stare lì.
in effetti, questa loro risposta, mi ha fatto riflettere. il problema delle scie chimiche è emerso, in tutta la sua drammaticità, alla fine degli anni 90. guarda caso, nel 2001, l'attentato alle torri gemelle (un attentato inspiegabile per tanti motivi) fa sì che tutti gli aeroporti del mondo vengano trasformati in una specie di fortino militare. certo, le autorità dicono che è per proteggere l'incolumità dei passeggeri. ma se invece fosse per nascondere quello che realmente avviene al loro interno?

giovedì 12 febbraio 2009

Anticipiamo i tempi...

volevo preparare un post più articolato, volevo descrivere nel dettaglio le circostanze che mi hanno portato a scattare questa foto, ma non credevo di suscitare tante reazioni così veementi, quasi come se nella rete fosse attivo un gruppo di gente il cui unico scopo è provare a zittire chi semplicemente pone dei dubbi.
come ho già scritto, vivo a forlì, nei pressi dell'aeroporto, un piccolo aeroporto civile. ma sono mesi che ho notato un viavai di mezzi militari e in corrispondenza l'aumento della presenza di scie nei cieli. mi sono chiesto posto delle domande, ho cercato risposte su internet e sono venuto a conoscenza del fenomeno delle scie chimiche. poi, 4 giorni fa, mentre andavo a lavoro, ho visto questo strano mezzo fermo su una pista laterale e alle sue spalle levarsi in volo una formazioni aerei militari:

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ho fatto in tempo a scattare una foto e l'ho mostrata in giro, chiedendo spiegazioni, anche ad alcuni membri dell'associazione arma aeronautica di forlì. nessuno ha saputo darmi una risposta convincente. nessuno aveva mai visto prima un mezzo simile. sarò forse un visionario paranoico, ma non potete certo dire che quello è un normale aereo di linea... magari della ryanair... e che sia altrettanto normale che uno stormo di caccia si alzi in volo da un'aeroporto civile!

siamo tutti san tommaso?

l'amico markogts mi risponde:

"Sembrano scie di condensa. Si comportano come prevedono gli studi sulle scie di condensa (Appleman vs. radiosondaggi). Hanno lo stesso colore delle scie di condensa. Formano gli stessi giochi di luce delle scie di condensa (ombre, rifrazioni). Si formano alle quote tipiche per la formazione delle scie di condensa (checché ne dicano certi ciarlatani - no, quella del cumulo NON è una prova)."

obiezioni legittime e rispettabili le sue. ma a me i dubbi rimangono. sì, sembrano delle scie di condensazione. ma è chiaro che se è in atto una qualche operazione segreta, chi agisce fa in modo che le scie sembrino in tutto e per tutto un fenomeno naturale. così i pochi che si pongono dei dubbi, vengono facilmente zittiti. e se insistono, vengono anche fatti passare per paranoici visionari. ma sono paranoici visionari anche i ricercati del TRADEOFF 2004? nel rapporto della commissione internazionale per il cambiamento climatico (IPCC 1999), nel 1992, il contributo del traffico aereo al riscaldamento globale è stato stimato intorno al 3,5%. ma nuove ricerche (TRADEOFF 2004) stimano invece questo contributo a più del doppio: a circa il 9%. la causa è l’aumento del traffico aereo, ma soprattutto la nuvolosità causata in certe regioni dagli aerei.
possono le semplici scie di condensazione spiegare questo aumento di nuvolosità? appleman l'aveva previsto?
non dico che tutte le scie che vediamo in cielo sono frutto di una qualche operazione segreto. ma dico che considerando al mole del traffico aereo (solo in italia, i voli civili nel 2004 hanno coperto oltre 400 milioni di km, secondo le fonti ONU) è facile nascondere in questo enorme pagliaio un ago avvelenato. e i dubbi che mi sorgono vengono rinfocolati da tutto quello che osservo da mesi ormai intorno al piccolo aeroporto di forlì, il ridolfi. osservazioni che saranno l'argomento del mio prossimo post.

Cosa sono le scie chimiche

Chiunque viva vicino ad un aeroporto alzando gli occhi al cielo le ha viste: mosaici di scie che s'intersecano lasciate dai jet che passano. Molti di noi non si fermano a riflettere su questa visione di un cielo martoriato. Se lo facessimo, probabilmente penseremmo all'incremento del traffico aereo e del suo contributo nefasto all'inquinamento.
Ma per una minoranza in crescita, queste scie pencolanti sulle nostre teste rappresentano qualcosa di molto più sinistro di un crescente inquinamento. Sin dalla fine degli anni 90, è emersa una nuova teoria secondo la quale queste scie non sono affatto composte da vapore acqueo e carburante esausto. Piuttosto, sono scie chimiche, misteriose e minacciose prove di programmi segreti dei governi per modificare il clima e ridurre la popolazione mondiale.
Le ricerche e le speculazioni sulla natura delle scie chimiche sono cresciute nell'ultimo decennio in modo notevole e ormai hanno raggiunta una dignità pari alla ricerca sugli UFO.
Allo stato attuale, le teorie più accreditate sono le seguenti:

1) Le compagnie petrolifere stanno segretamente spargendo sostante chimiche riflettenti nell'aria per contrastare il riscaldamento globale e quindi ridurre le critiche all'uso dei combustibili fossili.
2) E' in atto un complotto del New World Order -- conosciuti anche come Illuminati -- nel quale le città vengono irrorate con agenti patogeni per attuare la prima di fase di un programma di riduzione della popolazione.
3) Gli aerei della NATO sono impiegati in un programma top-secret di modificazione climatica, e/o stanno mettendo a punto una nuova generazione di armi atmosferiche ad alta frequenza.
4) I governi stanno usando aerei civili e militari per controllare gli eventi meteorologici come uragani e trombe d'aria al duplice scopo di distruggere i nemici e aumentare i fondi dell'economia nazionale attraverso le spese per le emergenze.

Io personalmente non so ancora quale di queste teorie corrisponde a ciò che sta realmente accadendo sulle nostre teste. Ed è quello che cercherò di scoprire attraverso le mie osservazioni.

mercoledì 11 febbraio 2009

Presentazione

Salve, mi chiamo Andrea e sono di Forlì.
Da qualche hanno osservo sempre più sconcertato il nostro cielo.
Un tempo era blu e limpido, oggi invece è pieno di scie lattigginose.
Ci dicono che sono le normali scie di condensazione degli aerei.
Ma io non ci credo. Ho forti dubbi su questa spiegazione ufficiale.
Questo blog nasce per condividere i miei dubbi con tutti voi.