venerdì 13 febbraio 2009

la dittatura della spiegazione più semplice

qualsiasi cosa strana o insolita succeda, qualcuno trova sempre una "spiegazione più semplice"... e se una spiegazione è più semplice, allora deve essere per forza quella reale.
e allora mi chiedo, se la spiegazione semplice è sempre quella vera, allora a cosa servono le spiegazioni complicate? aboliamole per decreto, così perdiamo meno tempo.

3 commenti:

  1. Non so da dove ti venga questo ragionamento; sembra una versiona sbagliata del rasoio di Occam.

    Quello che dovrebbe essere normale è cercare di attenersi alla spiegazione più semplice fino a prova contraria, cioè fino a quando è una spiegazione. Le "spiegazioni complicate" sono semplicemente le spiegazioni più semplici che soddisfano i requisiti. Questa logica deriva anche dal fatto che di spiegazioni più complicate ne puoi trovare infinite; per ogni spiegazione complicata ne potrai trovare un'altra più complicata.

    Di spiegazioni semplici a un determinato problema, generalmente ve n'è una, per cui, come prassi, ci si attiene a quella fintantoché è valida.

    Certo, potrebbe essere sbagliata (anche se nella maggioranza dei casi è quella giusta), ma questo lo saprai solo nel momento in cui la dimostri sbagliata.
    Questo è quello che si fa comunemente, ed è quello che fanno tutti in condizioni normali.

    Per fare un'esempio molto semplice (primo che mi è venuto in mente) se vai in un supermercato e ti si avvicina un commesso con un tesserino con sopra scritto "Marco", normalmente parti dalla spiegazione più semplice, cioè che si chiami Marco.
    Non parti scartando a priori che si chiami Marco, per poi decidere che in realtà è un criminale che si chiama Piero che ha ucciso il commesso ed è al supermercato per compiere una strage e per questo motivo prendi un coltello dal reparto cucina e lo trafiggi.

    Solo se, magari, si avvicinasse una persona e lo chiamasse "Piero", scarteresti l'assunzione che si chiami "Marco" per prendere in considerazione altre ipotesi.

    Diciamo dunque che non solo è perfettamente normale, logico pensare così, ma è addirittura essenziale.

    Giovanni

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  2. sono d'accordo con te giovanni, quello che io voglio dire è che non possiamo sempre fermarci alla spiegazione più semplice... è giusto esplorare anche quelle più complesse e quindi improbabili, anche perchè il concetto di "semplice/probabile" e "complesso/improbabile" non è di quelli "assoluti"

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  3. guarda, il rasoio di occam è un'euristica, non una regola, e in realtà sarebbe meglio parlare, invece che di "più semplice" di "richiede meno ulteriori assunzioni".

    Posso essere d'accordo che sia interessante/divertente esplorare altre spiegazioni, ma se lo faccio non le prendo come valide fintantoché non ho motivo di pensare falsa o incorretta la spiegazione più semplice.

    Giovanni

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