giovedì 12 febbraio 2009

siamo tutti san tommaso?

l'amico markogts mi risponde:

"Sembrano scie di condensa. Si comportano come prevedono gli studi sulle scie di condensa (Appleman vs. radiosondaggi). Hanno lo stesso colore delle scie di condensa. Formano gli stessi giochi di luce delle scie di condensa (ombre, rifrazioni). Si formano alle quote tipiche per la formazione delle scie di condensa (checché ne dicano certi ciarlatani - no, quella del cumulo NON è una prova)."

obiezioni legittime e rispettabili le sue. ma a me i dubbi rimangono. sì, sembrano delle scie di condensazione. ma è chiaro che se è in atto una qualche operazione segreta, chi agisce fa in modo che le scie sembrino in tutto e per tutto un fenomeno naturale. così i pochi che si pongono dei dubbi, vengono facilmente zittiti. e se insistono, vengono anche fatti passare per paranoici visionari. ma sono paranoici visionari anche i ricercati del TRADEOFF 2004? nel rapporto della commissione internazionale per il cambiamento climatico (IPCC 1999), nel 1992, il contributo del traffico aereo al riscaldamento globale è stato stimato intorno al 3,5%. ma nuove ricerche (TRADEOFF 2004) stimano invece questo contributo a più del doppio: a circa il 9%. la causa è l’aumento del traffico aereo, ma soprattutto la nuvolosità causata in certe regioni dagli aerei.
possono le semplici scie di condensazione spiegare questo aumento di nuvolosità? appleman l'aveva previsto?
non dico che tutte le scie che vediamo in cielo sono frutto di una qualche operazione segreto. ma dico che considerando al mole del traffico aereo (solo in italia, i voli civili nel 2004 hanno coperto oltre 400 milioni di km, secondo le fonti ONU) è facile nascondere in questo enorme pagliaio un ago avvelenato. e i dubbi che mi sorgono vengono rinfocolati da tutto quello che osservo da mesi ormai intorno al piccolo aeroporto di forlì, il ridolfi. osservazioni che saranno l'argomento del mio prossimo post.

3 commenti:

  1. "ma è chiaro che se è in atto una qualche operazione segreta, chi agisce fa in modo che le scie sembrino in tutto e per tutto un fenomeno naturale."

    Allora se io sostengo che l'esercito sta portando avanti un piano segreto per il quale, le mele che troviamo tutti i giorni nei banchi dei supermercati, non sono naturali ma sono "mele chimiche" e che, per forza sembrano mele normali, quello dei militari e' un piano segreto, e' ovvio che cerchino di farlo passare inosservato, in assenza di qualsiasi prova concreta devo essere creduto sulla parola?

    Io, e nessun odotato di un cervello, sostiene che avere un dubbio non sia leggitimo, l'obiezione che si muove e' un altra, ovvero, che di fronte a prove certe della naturalita di un fenomeno, alle quali vengono contrapposte, "prove" montate ad arte, "prove" inesistenti,"prove" irripetibili e considerazioni soggettive, la logica dovrebbe far propendere una persona che osserva il fenomeno a propendere per la spiegazione piu oggettiva e scientificamente dimostrata, poi il dubbio puo rimanere ed e' normale, ma il dubbio dovrebbe spingere la gente a fare ricerca, non a fare fuffa o a lucrare sulal creduloneria di chi crede piu alle chiacchiere che alla scienza, tra l'altro proprio quando chi mette in giro queste leggende metropolitane ha una posizione risibile rispetto la cultura e la scienza.

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  2. Ipotesi più semplice: sono scie di condensa. Appleman, Schumann, la NASA, l'IPCC e decine di altri scienziati ed enti hanno studiato il fenomeno e hanno trovato dati concordanti. Dunque questa è l'"ipotesi nulla" da falsificare. Per falsificarla non basta però un dubbio, un documento di guerre fantascientifiche del DARPA o un fallito che blatera su un blog censurato (non mi riferisco a te, sia chiaro). Serve una cosa semplice: una prova che quello NON POSSA ESSERE vapore acqueo solidificato. Se vedo una cosa così, concordo che non possono essere contrail. Se vedo un'analisi chimica fatta su un campione prelevato in quota (con tutti i crismi per evitare possibili manipolazioni, sia in uno che nell'altro senso), allora concordo che non possano essere contrail.

    Finora, T U T T E le presunte "prove" portate dagli sciachimisti ammettevano un'altra spiegazione, più semplice, onesta e lineare.

    Attento poi che tu dici che "è facile nascondere in questo enorme pagliaio un ago avvelenato". Ok. Verissimo. Se c'è UN AEREO che sparge delle schifezze a nostra insaputa, sarà molto difficile beccarlo. Però qui stiamo parlando di quelle scie che vediamo quasi OGNI GIORNO. Ora delle due l'una: o è una cosa che va fatta su scala enorme, e dunque non è un ago in un pagliaio, o è una cosa piccola, rara, e allora deve risaltare in qualcosa rispetto alla norma. Esempio del secondo caso: il fuel dumping.

    Ulteriore osservazione: se la cosa NON viene fatta su larga scala, ha senso farla ad altissima quota? Sia il crop dusting sia l'agente orange vengono dispersi a bassissima quota. Che senso avrebbe farlo a 10 km di altezza? Non sono 10 km? PROVE!

    Io aspetto... e nel frattempo ti ricordo la fallacia logica ad ignorantiam.

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  3. markogts ci può essere un motivo per il quale la dispersione viene effettuata ad alta quota, un motivo che sia tu che io ignoriamo. comunque ti do ragione, i dubbi non si possono chiarire solo a chiacchiere. mi sto attrezzando per effettuare un analisi spettografica delle scie e pubblicherò sul blog metodo e risultati...

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